Codice deontologico

1. Introduzione
 
Questo documento sostituisce la versione del Codice deontologico approvato dall’Assemblea ordinaria ALOSI l’11 maggio 2010

Si fonda sui principi etici di base enunciati dalla CPLOL[1] quali:

     - rispettare l’autonomia e la dignità delle persone;
     - agire per il bene delle persone e migliorarne la qualità di vita;
     - evitare azioni che possano nuocere alle persone;
     - agire in modo equo e corretto nei confronti delle persone e della società.
 
2. Norme generali
 
Il presente Codice deontologico ha la funzione di precisare le competenze, le responsabilità e i doveri della/del logopedista nei confronti dei pazienti, dei colleghi, degli altri professionisti e della popolazione interessata.
 
Questo Codice concerne tutte/i le/i logopediste/i membri dell’ALOSI che hanno beneficiato di una formazione teorica e pratica completa, sancita da un diploma riconosciuto.
 
La/Il logopedista è tenuta/o a rispettare le regole e i principi descritti nel Codice; il non rispetto può portare all’avvio di una procedura da parte della Commissione deontologica, come esplicitato nello Statuto ALOSI e nel Regolamento della Commissione deontologica.
 
3. Competenze
 
La/Il logopedista è una/un terapista specializzata/o nello studio, nella prevenzione, nella valutazione e nel trattamento delle patologie del linguaggio orale e scritto, della voce, delle funzioni oro-facciali e della comunicazione che riguardano pazienti in tutte le fasce d’età.

Ognuno di questi ambiti di competenza è descritto nel Profilo professionale dell’ALOSI.
 
 
Essendo il linguaggio strumento di comunicazione, di espressione personale, di integrazione socioculturale e di accesso alle conoscenze, la logopedia si situa all’intersezione di diverse scienze quali la linguistica, la psicologia, la pedagogia, la medicina e la sociologia.
 
Questa complessità deve ispirare e accompagnare la/il logopedista nei vari ambiti di sua competenza.
 
4. Rapporto con il paziente e contratto terapeutico
 

Nella sua pratica professionale la/il logopedista si assume la responsabilità di esercitare nel rispetto dei diritti del paziente, della sua famiglia e del suo contesto socio-culturale.
 
La/Il logopedista deve impegnarsi a portare il paziente alla più completa espressione delle sue potenzialità, mettendo in atto interventi e procedure adeguati.
 
Nella prima presa di contatto la/il logopedista deve accertarsi se il paziente sia già stato esaminato oppure se sia ancora in trattamento da una/un collega. Di regola la terapia può iniziare solo quando la precedente è stata interrotta o conclusa.
 
All’inizio della terapia la/il logopedista dà al paziente o al suo rappresentante legale informazioni chiare e trasparenti riguardo alla diagnosi, alla modalità di assunzione, alla frequenza delle sedute, al progetto terapeutico e, nella misura del possibile, agli aspetti prognostici.
Inoltre comunica in maniera esplicita le condizioni amministrative ed economiche dell’intervento.
 
Spetta al paziente o al suo rappresentante legale decidere se iniziare o meno la terapia. Qualora si manifestassero delle incertezze, la/il logopedista dovrà concedere all'interessato il tempo necessario affinché possa prendere una decisione ponderata e consapevole.
 
La/Il logopedista è responsabile della scelta e dell'uso dei metodi di lavoro che devono essere condivisi con il paziente o con chi lo rappresenta.
 
Qualora la/il logopedista, cosciente dei propri limiti e competenze, ritenesse di non poter trattare una determinata situazione o di dover chiamare a consulto altri specialisti, lo farà d’intesa con il paziente o con il suo rappresentante legale. D’altro canto la/il logopedista non potrà opporsi al desiderio del paziente o del suo rappresentante legale di ricorrere ad altri specialisti.
 
La/Il logopedista aggiorna regolarmente il paziente o il suo rappresentante legale in forma comprensibile ed obiettiva sull’evoluzione della terapia, e cerca di evitare tutto ciò che potrebbe indurre speranze o timori ingiustificati.
 
 
5. La/Il logopedista e la sua pratica
 
Riservatezza

Riguardo al rapporto con i pazienti la/il logopedista è tenuta/o al segreto professionale: rispetta il carattere confidenziale delle informazioni raccolte nel corso delle consultazioni, delle valutazioni diagnostiche e del trattamento, e le conserva nella cartella logopedica.
 
La/Il logopedista può condividere le informazioni solo allo scopo di orientarsi nella diagnosi, nella prognosi o nel trattamento, e solo con i professionisti con i quali collabora e che sono vincolati dall’obbligo del segreto.
 
Le informazioni possono essere tramesse ad altre istanze con l’autorizzazione del paziente o del suo rappresentante legale.
 
L'obbligo del segreto è illimitato nel tempo e quindi si protrae oltre la conclusione del trattamento.
 
Anche riguardo all’appartenenza all’ALOSI ed alle mansioni associative, la/il logopedista deve attenersi al rispetto del segreto e non può diffondere all’esterno informazioni o documenti che siano stati definiti riservati dagli Organi dell’Associazione.
 
Formazione

In conformità al principio della formazione continua la/il logopedista è tenuta/o ad aggiornare regolarmente le sue conoscenze e le sue competenze, e a completare la sua formazione iniziale in funzione delle patologie di cui si occupa nella sua pratica e nel rispetto dell’interdisciplinarietà della sua professione.

La/il logopedista segue corsi di formazione e di aggiornamento, conferenze, seminari e Circoli di Qualità secondo le modalità previste dalle convenzioni DECS-ALOSI e C/APSL-Santésuisse. Inoltre partecipa a supervisioni, intervisioni, gruppi di studio, gruppi di ricerca e gruppi di lavoro con lo scopo di favorire lo scambio reciproco di conoscenze e di esperienze professionali.
 
6. Rapporti con le/i colleghe/i e altri professionisti
 
La/Il logopedista è tenuta/o a mantenere con le/i colleghe/i rapporti di collaborazione, di correttezza e di rispetto, anche nelle situazioni di contrasto di opinioni sul piano professionale.
 
Qualora si verificasse un cambiamento di terapista è necessario che le parti comunichino in modo da garantire un passaggio armonioso e la continuità dell’intervento nelle migliori condizioni possibili.
 
 
La/Il logopedista è tenuta/o a collaborare e a mantenere rapporti di rispetto anche con gli altri professionisti coinvolti nella situazione terapeutica, tenendo conto dei rispettivi campi di competenza e assicurando un buon coordinamento delle misure terapeutiche.
 
7. La/Il logopedista e la sua professione
 
La/Il logopedista deve rappresentare la professione rispettando l’etica, la deontologia e il segreto professionale in tutti gli ambiti della sua pratica (prevenzione, valutazione, diagnosi e trattamento).
Utilizza tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per rendere sensibile la popolazione alle problematiche legate ai disturbi di linguaggio e di comunicazione, condividendo le sue conoscenze ed esperienze.
Quando diffonde delle informazioni al pubblico si assicura che queste siano rigorose.
 
La/Il logopedista può farsi pubblicità in modo obiettivo e veritiero astenendosi da ogni forma invadente o ingannevole, nell’interesse pubblico, dei pazienti e della categoria professionale.
 
La/Il logopedista si mette a disposizione come responsabile di stage per studenti in formazione.
 
La/il logopedista partecipa e collabora allo svolgimento delle mansioni associative.
 
 
 
Approvato dall’Assemblea ordinaria il 25.09.2021.

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note: 1  Comité Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes de l’Union Européenne, Principe éthiques et déontologiques, Torino, 2009.

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